Alla signora Ursula von der Leyen
Presidente della Commissione europea
Rue de la Loi 200
1049 Bruxelles
Bruxelles, 16 ottobre 2024
Salvate le nostre vite. Salvate l’oceano.
Cara Presidente von der Leyen,
Abbiamo paura.
Noi giovani europei, scienziati, ONG, cittadini, siamo tutti uniti da una paura esistenziale per il nostro futuro.
Eravamo abituati a pensare che i decisori politici avrebbero creduto alle previsioni scientifiche e agito di conseguenza, in modo responsabile e coraggioso, per evitare le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici.
Abbiamo riposto la nostra fiducia nell’Accordo di Parigi, ma ora siamo costretti ad assistere impotenti al grande fallimento politico che sta portando le nostre vite, e tutta la vita sulla Terra, sull’orlo del collasso.
Dovevamo solo ascoltare la scienza, ma non l’abbiamo fatto.
Ora, tutto ciò che dobbiamo fare, tutto ciò che dovete fare voi, è aprire gli occhi e vedere la Terra entrare nell’era dell’apocalisse. Non è più necessario ascoltare o credere. Sono necessarie solo dignità, onestà, moralità, coraggio e cuore.
L’8 ottobre 2024, alcuni dei più eminenti scienziati del clima e dell’ambiente, quelli che negli ultimi decenni hanno suonato l’allarme centinaia di volte e hanno lanciato numerosi “avvertimenti all’umanità”, ci hanno messo faccia a faccia con la realità dei fatti: il mondo, come noi e i nostri antenati lo abbiamo sempre conosciuto, sta scomparendo.
La massa di ghiaccio della Groenlandia, la massa di ghiaccio dell’Antartide e lo spessore medio dei ghiacciai sono tutti ai minimi storici. Il livello medio globale del mare è attualmente a un livello record. L’acidificazione degli oceani ha raggiunto una soglia critica: potremmo aver superato il settimo confine planetario su nove. L’anno scorso abbiamo assistito a temperature superficiali del mare da record, all’estate extratropicale dell’emisfero settentrionale più calda degli ultimi 2000 anni e alla rottura di molti altri record climatici.
Il risultato è che quattro milioni di persone e miliardi di animali sono già stati spazzati via dai disastri climatici. Il 50% delle barriere coralline del mondo è scomparso e migliaia di balene sono già morte di fame. I disastri legati alle condizioni atmosferiche si sono moltiplicati per cinque negli ultimi 50 anni, con una media di un disastro al giorno.
È in corso la distruzione della biosfera, la caduta del Sistema Terra: un globocidio.
Di fronte a questi fatti senza precedenti, ineguagliabili, inimmaginabili, non combattere la distruzione della biosfera con totale determinazione è a dir poco criminale.
L’oceano è un alleato essenziale e vitale per evitare il peggio. Non possiamo permetterci di perdere la sua capacità di assorbire quasi un terzo delle emissioni di CO2, di funzionare come un termostato globale, di dettare il ciclo dell’acqua e la stabilità della produzione agricola e della sicurezza alimentare in tutto il mondo. Eppure, tutti gli indicatori dello stato di salute degli oceani sono in rosso. La sua temperatura sta salendo alle stelle, inducendo tempeste mai viste prima sia per frequenza che per forza. La sua biodiversità sta crollando sotto i colpi della pesca industriale. I suoi insostituibili pozzi di carbonio sono a rischio. Ogni anno, le flotte di pesca industriale raschiano milioni di chilometri quadrati di fondale marino, rilasciando milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera. L’Unione Europea partecipa direttamente a questa impresa mortifera, spendendo milioni di euro in sussidi pubblici per le esenzioni fiscali sui carburanti, assegnando quote di pesca alle flotte più distruttive, non riuscendo a orchestrare le fine della pesca a strascico e delle tecniche di pesca distruttive e la transizione verso una pesca sostenibile.
Il futuro dell’umanità risiede nella capacità dei leader mondiali di intraprendere azioni “immediate, rapide e su larga scala”. Queste sono le parole degli esperti climatici dell’IPCC.
Affrontiamo la verità: nessun leader ha mai avuto una tale responsabilità. Il vostro compito non ha precedenti nella storia dell’umanità. Ciò che fate o non fate oggi determina la nostra capacità di sopravvivere o meno sulla Terra.
Ci appelliamo quindi alla vostra morale e al vostro coraggio personale per indicare la strada al resto del mondo, dichiarando lo stato di emergenza climatica in Europa e approvando ufficialmente i “15 punti per l’oceano” che ci salveranno da un completo collasso climatico.
Come sottolineato dall’IPCC nel suo ultimo rapporto, la protezione e il ripristino degli ecosistemi rappresentano la seconda leva più efficace per potenziare l’azione climatica.
Vi chiediamo di porre fine alla distruzione degli oceani. Imporre la transizione dalla pesca industriale e la fine dei sussidi dannosi che portano alla distruzione dell’oceano. Assicurarsi che le aree marine siano veramente protette. Vietare alle aziende con sede nell’UE di partecipare all’espansione dei combustibili fossili in Europa e nel mondo. Adottare una moratoria sulle attività estrattive in alto mare. Imporre un divieto su tutti i tipi di inquinanti che devastano gli ecosistemi e penetrano nel tessuto stesso della vita. Proteggere la salute dei cittadini vietando i prodotti del mare contaminati.
Avete dichiarato: “è tempo di un’alleanza tra noi e l’oceano. E l’Europa è pronta a prendere l’iniziativa”. Oggi, decine di migliaia di cittadini e centinaia di organizzazioni della società civile riunite in una Coalizione di cittadini Le chiedono di trasformare le Sue parole in azioni politiche decisive per proteggere la culla della vita sul nostro pianeta.
Signora von der Leyen, come Presidente della Commissione europea, lei è la donna più potente del mondo. Faccia la storia. Salvi le nostre vite. Salvi l’oceano.